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Manoscritto cartaceo (mm. 135x95). Crte 100 con numerazione moderna a matita, bianche le carte 81 e 100. Alla carta 1r, ex-libris di mano ottocentesca "Hic liber Est D.ni Leonis Strozzi a Florentia" e timbro con "stemma Strozzi". Scrittura di una sola mano. Tagli rossi, titoli al dorso. Legatura coeva in piena pergamena. (tassello al dorso per cartellino di segnatura; G. III. 1500). Lavori di tarlo ai contropiatti.  Il nome dell'autore compare anche alla fine del testo (carta 99v) con la seguente sottoscrizione: "Hoc opus scripta fuit a me D. Leone Strozzi: sub assistentia D.ni Epifanis de Giorgyi Barbarinese". Leone Strozzi (1638-1703) di Firenze, vestì l'abito monastico vallombrosano cambiando il nome di Giovanni Battista in quello di Leone nel 1655. Datosi allo studio della filosofia e teologia, sotto ottimi maestri come il padre vallombrosano Epifanio Giorgi (1617-1683), divenne dottissimo, tanto da meritarsi nel 1664 l'aggregazione nell'albo dei Dottori di Sacra Teologia nell'Università fiorentina. Ricoprì numerosi incarichi nell'ordine e nel 1690 fu nominato vescovo di Pistoia e Prato, di poi resasi vacante la sede di Firenze, nel 1700 fu nominato Arcivescovo fino alla morte avvenuta nel 1703. Sala, II, 253-254. . Codice articolo bc_15995

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